Floriterapia Veterinaria Relazionale: il Ponte Sottile tra Animale e Uomo

Un breve estratto della conferenza

Il ponte sottile mette in comunicazione l’essere umano con l’essere animale e oltre

ACCORDARE IN CHIAVE DI .. PAROLA

Esiste un filo conduttore che collega la comunicazione sottile tra gli esseri viventi, nel nostro caso ..noi e i nostri animali, le intuizioni del dottor Edward Bach sul potere curativo dei fiori e il modo in cui le essenze floreali, i rimedi omeopatici e molte altre cose della medicina olistica, agiscono sugli esseri viventi. Questo filo conduttore contempla molti ingredienti, la maggior parte oggi scientificamente dimostrabili, conosciuti fino dall’antichità! Pur cercando di darne un quadro completo ma anche semplice, da sperimentare nella vita quotidiana, è necessario almeno citare i campi di conoscenza coinvolti in questa visione unitaria dei fenomeni: la cibernetica, la psicoterapia sistemica, la psicoterapia gestaltica, la fisica dei quanti, la musica, la medicina, la matematica, le tradizioni filosofiche orientali e occidentali. Il termine ACCORDARE è una delle parole chiavi di questo sistema unificante, attraverso cui possiamo comprendere i nostri sintomi e quelli dei nostri animali .. scegliere quali terapie utilizzare con la consapevolezza di come funzionano.. fino a divenire/essere individui migliori.
La parola cuore è nel termine a-cor-dare. Il Cuore ha un ruolo principe in questa dissertazione.

Ci sono domande che continuo a farmi, malgrado passino gli anni, tra queste mi chiedo “chi sono gli animali ?” e soprattutto chi sono per me? oppure ancora che ruolo hanno nella relazione con le persone ? e qual’è il ruolo giusto.. quello sano? E ancora per quale motivo accettano di vivere con noi?
Poi mi arriva presto la domanda fondamentale, al di là di tutto, e mi chiedo a volte se il modo in cui li amo è quello giusto.

LA RELAZIONE TRA ANIMALE E UOMO

Qual’è il giusto modo di amare un animale?
Per me un modo giusto di amare un animale non contempla, in nessun frammento dell’amore, una richiesta. Gli animali che vivono con me non sono un mio bisogno. E così anche con quelli che mi vengono affidati, come pazienti faccio molta attenzione alle finalità mie personali ..a che non ci siano doppi fini, e non parlo solo del fatto che per un veterinario la cura di un animale è fonte di sostentamento, mi riferisco anche ad altre finalità meno semplici da scovare.. come dimostrare al mondo il mio valore attraverso la guarigione oppure mostrare, attraverso di loro, la mia capacità empatica o mostrare le mie conoscenze e la mia capacità di ragionamento o ancora dipingere la mia maschera di medico eclettico e misterioso attraverso le “magie” della medicina che seguo.
Se ci pensate, forse anche per voi non è semplice dire io amo gli/ i miei animali senza finalità, senza trarre un vantaggio personale dal rapporto con l’animale.

Sono piccoli e deliziosi, spesso arrivano quando sono cuccioli .. ma anche da adulti sono, per la maggior parte delle persone, le uniche creature ai cui permettiamo di stare nel nostro Spazio Sacro. Non intendo il cuore, di cui parlerò abbondantemente, ma proprio il nostro spazio fisico inviolabile a cui normalmente solo un altro tipo di creatura ha libero accesso.

La posizione relazionale dell’Animale

Gli animali durante tutta la loro vita possono, è desiderato, stare fisicamente attaccati a noi, in stretto contatto. Riserviamo questo onore ai nostri partner umani, ma non sempre, ai nostri genitori (ma non sempre) ai nostri bambini ..che poi crescendo e costruendo il loro spazio sacro..meno volentieri staranno nel nostro (che ci piaccia o meno!).
Questo spazio, la zona intima 0-45 cm dello spazio prossemico (dall’ingl. proxemics, termine coniato dallo studioso statunitense Edward T. Hall, nel 1914, dalla voce gr. sḗma ‘segno’) , è quel confine attorno al nostro corpo che se violato ci mette in allarme, solo gli strettissimi familiari (ma non sempre e in ogni momento) possono oltrepassarlo.

Questo fatto unito alle cure che riserviamo ai nostri animali li pone naturalmente e biologicamente nella posizione relazionale del figlio. Gli animali non sono nostri figli, però il tipo di rapporto che possiamo instaurare con loro è molto simile a quello che si sviluppa con i figli.. con la differenza, fondamentale, che gli animali pur diventando adulti e poi invecchiando non escono mai dal nostro spazio sacro e spesso sono i “genitori” a sopravvivergli.

Molto vicini, grande contatto con noi e noi come loro quasi unico oggetto di osservazione per tutta la loro vita.. si specializzano ..prendono diploma, laurea, master e dottorato in “noi”.
E ci educano. Tal volta accade in modo funzionale (insegnandoci ad avere un certo ordine quotidiano, a passare tempo all’aria aperta, a socializzare con i nostri simili..) altre volte in modo disfunzionale.

La maggior parte delle volte il rapporto funzionale con il nostro animale ovvero una relazione nutriente non si stabilisce in maniera innata. Deve essere volontariamente dichiarata, costruita e tutelata.

Che ruolo abbiamo attribuito al nostro animale?

L’animale riesce a sentire il ruolo che gli viene attribuito e ne è influenzato.

Pierre Auguste Renoir (1841-1919)
Julie Manet detto anche Bambina con il gatto, 1887
Olio su tela, Cm 65 x 54
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / Hervé Lewandowski

Un percorso di crescita interiore verso l’età adulta

Uno dei meccanismi quasi automatici che si attivano in una relazione Umano – Animale sono quelli che coinvolgono i processi di identificazione (dell’uomo sull’animale) e cessione di responsabilità con il trasferimento del ruolo dell’animale da una posizione analoga a quella del figlio, ricevente di amore incondizionato – sostegno – cura, a quella di compagno alla pari (fratello, amico, confidente) o anche di livello superiore (figura genitoriale). Le conseguenze di una assegnazione di ruolo/accettazione del ruolo sono il trasferimento delle richieste di accudimento all’animale.

Alcuni dei fiori di Bach sono molto utili a tutelare l’animale. In contemporanea sarà però necessario da parte dell’umano di riconoscere il meccanismo e riappropriarsi del proprio ruolo di responsabilità.

Gli argomenti trattati:

La Relazione tra Animale e Uomo. Qual’è il giusto modo di amare un animale? La posizione relazionale dell’Animale. Assegnazione dei ruoli. Indicazioni sul ruolo assegnato all’animale nel linguaggio comune. Edward Bach: la Luce che mai si spegne. Il campo elettromagnetico dei fiori. Ipotesi sulla modalità di funzionamento dei fiori di Bach. Stabilire e mantenere una relazione sana con i propri animali. Utilizzo di singoli fiori o miscele. Stessi fiori per animale e umano? Preparazione e somministrazione della miscela. La mappa delle situazioni critiche. Polarità Verticale: Umana – Animale. Un percorso di crescita interiore verso l’età adulta. Dichiarazione all’animale. Heart lock-in modificato. Polarità Orizzontale: animale – animale (-umana). L’ Animale arriva in una nuova famiglia. Gli animali della casa accolgono un nuovo animale. Gli animali e il trauma della scomparsa di un animale del gruppo. L’animale verrà sterilizzato. L’animale viene separato dai suoi cuccioli.

2018-12-23T21:26:52+01:00