Sultan: irrigidimenti e fluidità

Motivo della visita: paziente con crisi convulsive a cluster non rispondenti alla terapia con fenobarbitale.

Sultan è un cane tipo pastore maremmano, nato il primo luglio del 2016 ed è stato adottato per emergenza a soli 35 giorni di vita assieme alla sorella. La cucciolata era composta da 10 cani e la madre non avendo più latte per nutrirli e si disinteressava di loro. Riceve le  prime vaccinazioni terminando il vaccinale “cucciolo” il 26 agosto 2016 con la somministrazione di vaccino tetravalente (comprensivo di vaccino preventivo per 4 sottotipi di leptospira).

Lo vedo per la prima volta il 31 Gennaio 2017 assieme ai suoi familiari che mi raccontano la storia..

Erano passati pochi giorni da che era arrivato nella nuova casa e si intravedono alcuni problemi, molto poco specifici e obiettivamente di difficile interpretazione..

Il primo strano episodio avviene a 45 giorni di età:  il cucciolo tiene le zampe piegate sotto al petto e non riesce ad alzarsi, si muove spingendosi con le posteriori (a carriola). Dopo qualche minuto tutto torna alla normalità.

Questo episodio però si ripete nei giorni successivi, il sospetto dei familiari è che si tratti di un disturbo neurologico. Lo portano in visita veterinaria, qui viene però supposto un plausibile problema di debolezza legato alla crescita e alla scarsezza di nutrizione per i trascorsi materni, viene prescritto un integratore. Con questa terapia, iniziata circa a fine Agosto ‘ 16, fino ad Ottobre dello stesso anno non ha altri episodi di perdita di forza degli arti.

Purtroppo verso la fine del mese di Ottobre, quando non aveva ancora 4 mesi, ha un episodio importante e diverso dai precedenti: tornando a casa dalla passeggiata in bosco, scendendo dall’auto notano che tiene la testa leggermente girata all’indietro  ed è un poco rigido nei movimenti.
Pensando fosse l’esito di un trauma, i giochi con la sorella sono molto fisici ed esuberanti, i colleghi a cui viene portato in visita danno una terapia di tipo antidolorifico/analgesico e prescrivono riposo. In quel frangente, per la contestualizzazione del sintomo di Sultan, ha una sua rilevanza anche il fatto che è alla sorella è stata da poco  diagnosticata una grave displasia dell’anca. Inoltre quando arriva in clinica la sintomatologia è già risolta.
Però un secondo episodio, con le stesse lievi caratteristiche, si ripete due volte nel mese di Novembre.

Nei primi giorni di Dicembre arriva una crisi con caratteristiche ben più marcate.
Sempre scendendo dall’auto, Sultan cade e questa volta la testa rimane rigida e girata all’indietro per circa 10 minuti.
Nei giorni successivi altri due episodi, uno in passeggiata in una zona piuttosto tranquilla e poco affollata, la seconda durante il gioco con la sorella, sempre con una durata dell’irrigidimento di circa 10 minuti.

Nel racconto, i familiari non ricordano con precisione quante altri episodi avvengono nel mese di Dicembre, ricordano però il grande episodio del 12 Gennaio 2017. Durante una passeggiata in città, sul lungomare, Sultan e la sorella incontrano un cane con cui giocano. Sultan cade a terra, rigido, testa tirata in dietro e ipersalivazione.

Lo portano praticamente in braccio in una clinica li vicino dove gli viene somministrato diazepam intrarettale e ipotizzando la crisi convulsiva lo inviano poi una un’altra struttura, per far fare l’esame del liquor cefalo rachidiano.

L’esame del liquor cefalo rachidiano viene eseguito il 18 gennaio, ma già durante il tragitto in auto verso la clinica Sultan ha un lunghissimo episodio di rigidità (circa 40’). Viene effettuato l’esame, con l’idea di ripeterlo comunque dopo una settimana, ma non viene data una terapia ADE. Durante quella sedazione per il liquor viene anche eseguito lo studio radiografico per la diagnosi e stadiazione della displasia (…). Quindi una sedazione e anestesia di una certa durata.
Il 20 Gennaio un’altra crisi. Il secondo esame del liquor viene fatto il 26 gennaio, e anche per questo il risultato è negativo salvo la presenza di emazie dovute al prelievo: tutto normale eccetto la presenza di globuli rossi causati dal prelievo.
A quel punto inizia la terapia con fenobarbitale (3mg/kg – 100mg bid) con controllo della fenilbarbitalemia dopo 15 giorni.

Deduco che l’ipotesi dei clinici rimanga quella delle convulsioni epilettiche (il protocollo diagnostico consigliato in questi casi è diverso da quello effettuato sul cane).

Nuovo episodio tra il 26 e il 30 gennaio, in giardino giocando con la sorella. Poi il 30 gennaio un’episodio al mattino in casa che si risolve in 30 minuti dopo la somministrazione intrarettale di diazepam, ma il pomeriggio si ripete un altro episodio: 30 minuti con la somministrazione di diazepam. Da dicembre al 31 gennaio, gli episodi sono 11 in totale.

La terapia con il fenobarbitale è iniziata già il 27 gennaio, i familiari osservano che il cane è inebetito, le zampe malferme, si muove come ubriaco andando spesso a sbattere contro i muri, svogliato sempre di più e sempre meno voglia di giocare.

Inoltre il trend degli episodi aumenta via via per intensità, durata e frequenza, spesso due al giorno, a volte anche di più (3-4).

L’intensificarsi degli episodi avviene nel periodo dopo la castrazione chimica cui viene sottoposto.

Le caratteristiche degli episodi
In particolare gli ultimi da dicembre, i familiari descrivono questa sequenza constante:

  1. movimenti della testa
  2. perdita di equilibrio, va a terra
  3. la testa inizia a tremare e ruota sul piano sagittale verso destra.
  4. Quando l’episodio di esaurisce Sultan rimane come stordito a lungo e privo di voglia di interazione/gioco con il mondo esterno.

Prima visita olistica

In agenda ho annotato “motivo della visita Crisi convulsive a cluster a causa non definita non rispondenti alla terapia con fenobarbitale” e a riprova il cane ha un episodio in sala di attesa. Elemento che la scatena è l’uscita dallo studio di una femmina di yorkshire terrier toy (in anestro, ovvero assolutamente non in calore).

Entra in studio sorretto dai familiari. C’è nistagmo, si accascia sul pavimento sul suo lato destro, la testa è tremante, il respiro veloce. I signori sono molto agitati, parlano a voce alta, lo accarezzano con vigore, lo chiamano. Impongo silenzio e distanza, spengo le luci e porto in semi oscurità l’ambiente. Metto una mano sul cane, con fermezza ma senza muoverla, e l’intensità si attenua (nota a posteriore, in quel momento non cercavo di imporre le mani! ma verificavo un sintomo omeopatico ovvero il miglioramento del paziente con la pressione forte della mano sul corpo).
Considerando l’emergenza, in prima battuta utilizzo un prodotto omotossicologico. Progressivamente la sintomatologia si attenua fino a divenire lieve, a quel punto somministro il diazepam intrarettale e la situazione si risolve completamente. E’ sempre meglio partire, quando possibile, con qualcosa di naturale lasciandosi l’opzione del farmaco come ultima .. non è detto che il farmaco funzioni al 100% e questa successione permette di sfruttare un effetto sinergico, mentre fare il farmaco prima e poi, se non ha funzionato.. dare il farmaco come prima scelta preclude la possibilità al naturale di funzionare .. meditate gente ! meditate!

Parlando del cane mi raccontano che va in ansia per i rumori, è molto protettivo (dicono) nei confronti della sorella, più esuberante di lui, a cui le lascia tutte vinte. Ha un appetito vorace. Non è intimidito dall’acqua corrente, anzi ama entrare in acqua. Alcuni triggers (sono gli interruttori che possono scatenare i sintomi neurologici, dato che sono sintomi che hanno a che fare spesso con fenomeni elettrici come l’accensione della lampadina!) vengono individuati nell’incontro con altri cani oppure dopo aver mangiato. Gli episodi avvengono sia in casa che fuori casa.
Il protocollo diagnostico eseguito finora nelle due cliniche non è completo (ho scritto un approfondimento e i curiosi lo trovano qui!). Sono stati fatti esami generali (MDB) e l’esame sul liquor cefalorachidiano. Non sono state eseguite ecografia addominale e neppure altri esami più specifici tra cui gli acidi biliari pre e post prandiali. Gli è stata consigliata una risonanza magnetica, ma al momento non hanno ancora deciso cosa fare soprattutto perché nel frattempo e malgrado analisi, visita neurologica e terapia la situazione è andata peggiorando. Propongo comunque di completare l’iter diagnostico base (tier 1 esteso) comprensivo di acidi biliari pre e post e, se del caso ecografia addominale.
Proponendo di provare prima con un rimedio omeopatico e decidere se procedere con la risonanza magnetica solo se questo non produce sensibili miglioramenti. In effetti quella volta mi sono preso un bel rischio.

Entrando forse un po’ nei tecnicismi della medicina omeopatica .. scelgo una serie di sintomi che mi paiono importanti e li traduco nel linguaggio repertoriale (fare Omeopatia, minimizzando gli errori e massimizzando i risultati, è molto complesso, occorrono almeno 5-7 anni di pratica per iniziare ad averne una padronza minima e lo studio di questa medicina non finisce mai..ogni volta cambiando il paziente .. si riparte quasi da capo).

I sintomi selezionati la prima volta sono stati:

MENTE – ANSIA – rumori; a causa di
MENTE – PAURA – rumori; a causa di
MENTE – DISTURBI DA – castità
SINTOMI GENERALI – CONVULSIONI – epilettiche – aura – vertigini
SINTOMI GENERALI – SESSUALE DESIDERIO – soppressione del – aggr.
SINTOMI GENERALI – CONVULSIONI – cominciano da – Testa
TESTA – MOVIMENTI della testa – convulsivi
TESTA – MOVIMENTI della testa – convulsivi – destra; verso
TESTA – TIRATA – lateralmente – convulsioni epilettiche; prima delle

Il primo rimedio prescritto fu _________________* in soluzione idroalcolica, somministrazione INPLUS con 6 soccussioni, la dose di partenza era un cucchiaino, giornaliera. Ripetibile anche nelle 24 ore ogni qualvolta si inneschi un episodi di contrazioni, tremori etc.

*non mettere il nome del rimedio può sembrare cattiveria gratuita o anche un esercizio di potere..  la maggior parte degli omeopati quando pubblica una storia clinica ma non su rivista specializzata tende a omettere il nome del rimedio. Lo facciamo per  evitare che i lettori, interessati ma inesperti, cadano in errore utilizzando quel rimedio per problematiche apparentemente simili ma generalmente nella sostanza molto differenti ..con il rischio di mettere a rischio la propria vita o quella di altri oppure di sminuire la portata della medicina omeopatica di fronte a un, in questo caso, probabile fallimento. Precludendosi così la possibilità di ricevere un vero beneficio rivolgendosi a un esperto della materia..

La ripetizione in questi casi può essere fatta ogni 20 minuti, se però alla prima dose non si ottiene alcun risultato consiglio di chiamarmi.
Dato che il cane  assume ancora il fenobarbitale, senza alcun risultato positivo (anzi è probabilmente responsabile dello stato descritto come ubriachezza tra una crisi e la successiva) programmo una riduzione graduale del farmaco, ma mi assicuro che comunque abbiano il diazepam da utilizzare in caso di episodi che non rispondono o migliorano con la somministrazione del rimedio.

La scelta del primo rimedio è determinata anche da quanto scritto nella materia medica e in particolare la descrizione che ne diede il dottor Franco Del Francia nel suo libro “Comportamento del cavallo e omeopatia” , che un testo con quadri dei rimedi applicabili sicuramente per tutti i mammiferi.

Gli aggiornamenti

questa storia clinica ha il pregio di mostrare il gran beneficio che si può ottenere quando tra terapeuta e famiglia del paziente si instaura un rapporto sano di fiducia, rispetto e collaborazione. Chi ha dato uno sguardo all’infografica avrà forse notato il numero di aggiornamenti che la famiglia di Sultan mi ha inviato dal giorno dal 31 1 2017  fino al 31 12 2021. Più di 1400 e-mail .. praticamente una ogni giorno.

Abbiamo lavorato molto bene assieme, migliorando la compliance via via.

Il rimedio viene somministrato già il 31 gennaio come da prescrizione.
2 febbraio: 2 “attacchi” , meno intensi, in uno utilizzano anche il micropam
3 febbraio: alle 8.14 mi segnalano che c’è stato un attacco forte alle 6.30 caratterizzato da tremore della testa, oltre alla doppia ripetizione del rimedio successivamente danno alla fine il micropam, ma ancora non è passato completamente e il rimedio viene dato una terza volta.

Osservazioni personali su come sta andando la risposta alla terapia

La situazione attuale è affine a “sintomi uguali” , ovvero la somministrazione del rimedio non  sta portando ad alcun cambiamento (positivo o negativo). La lettura della situazione è importante per capire cosa fare per migliorare la risposta. Questa parte della terapia omeopatica viene trattata da numerosi libri del passato e contemporanei. Nel presente caso abbiamo un certo numero di possibili interpretazioni, da verificare:

  1. la malattia artificiale non supera quella naturale e il rimedio non è in grado di stimolare una risposta primaria o secondaria (sebbene non dimentichiamo che Hahnemann dice che la forza del rimedio è sempre superiore, anche lievemente, alla forza vitale..). E’ possibile che il rimedio sia giusto ma la potenza troppo bassa, anche se le ripetizioni ravvicinate nell’acuto dell’episodio non sono in grado, pur apportando una forza del rimedio via via progressivamente maggiore, di risolvere la situazione.
  2. Errori nella somministrazione, facile da verificare chiedendo. In questo caso non ce ne sono.
  3. I proprietari non sono in grado di valutare le variazioni. E’ condizione piuttosto frequente nelle forme croniche, specialmente all’inizio, ma in questa situazione (bianco/nero) è difficile che non siano in grado di distinguere il miglioramento.
  4. E’ accaduto qualcosa di nuovo, un evento che non è stato raccontato. Ma non è questo il caso.
  5. Il rimedio è sbagliato
  6. Paziente iposensibile.
  7. Blocco miasmatico.

Ricordiamo anche che la terapia ADE non è stata ancora sospesa e l’animale ha ricevuto diversi trattamenti farmacologici, tra cui due anestesie per l’analisi del liquor cefalorachidiano, per cui potrebbe essere che la mancata risposta alla terapia omeopatica dipenda da una insensibilità farmaco indotta.. ma i fatti successivi, per fortuna, indicheranno che questa non è l’interpretazione corretta della situazione!

Sulla scorta di informazioni aggiuntive ottenute dagli aggiornamenti, persuaso che il rimedio debba essere cambiato ripeto a distanza l’analisi omeopatica e munito del rimedio che emerge (diverso da quello in somministrazione) vado in visita domiciliare.

All’arrivo a casa il cane mi accoglie molto gioiosamente, poi però inizia a tirare lateralmente la testa verso destra, perde l’equilibrio, e cade a terra.

La testa oscilla con vigore sul piano di rotazione.

Noto anche, sarà fondamentale, che poco prima di iniziare a girare la testa, il primo sintomo in assoluto è il tremore alle palpebre con ammiccamenti parziali.

Mi riferiscono anche che negli ultimi giorni ha un particolare interesse, mai manifestato prima, verso la carta che cerca e mangia. E alcune delle crisi sono avvenute dopo una fase di grande eccitazione emotiva.

Aggiorno i sintomi dell’analisi repertoriale:

MENTE – DISTURBI DA – castità (era stato “castrato chimicamente”)
MENTE – DISTURBI DA – litigio (a la crisi è preceduta da momenti di tensione in famiglia, motivati dalla preoccupazione per la salute del cane)
MENTE – ANSIA – rumori; a causa di
MENTE – PAURA – rumori; a causa di

SINTOMI GENERALI – CONVULSIONI – epilettiche – aura – vertigini
SINTOMI GENERALI – SESSUALE DESIDERIO – soppressione del – aggr. (le conseguenze dell’evento castrazione chimica possono essere lette a diversi livelli)
SINTOMI GENERALI – CONVULSIONI – eccitazione aggr. (la confusione attorno oppure l’eccitazione positiva incontrando persone o altri cani)
SINTOMI GENERALI – CONVULSIONI – cominciano da – Testa
SINTOMI GENERALI – CIBI e bevande – strane cose – desiderio
SINTOMI GENERALI – CONVULSIONI – cominciano da – Occhio (sintomo che osservo dal vivo)

TESTA – MOVIMENTI della testa – convulsivi
TESTA – MOVIMENTI della testa – convulsivi – destra; verso
TESTA – TIRATA – lateralmente – convulsioni epilettiche; prima delle
TESTA – TIRATA – indietro; all’ – convulsioni, nelle

I sintomi confermano la mia ultima analisi e quindi preparo e do immediatamente il rimedio alternativo che ho portato.

L’effetto rapido del nuovo rimedio..

Dopo poco (meno di 10 minuti) la testa smette di oscillare, il cane rimane a terra ma l’intensità dei sintomi si minimizza e poi finisce. Si alza, un po’ instabile, va a mangiare (gli danno del miele come da accordi) e bere. Una risposta molto promettente!

Faccio preparare il rimedio in soluzione idroalcolica, da somministrare con 6 soccussioni, 1 cucchiaino di soluzione in un bicchiere contenente la pari quantità di acqua della bottiglia originale. Dal bicchiere somministreranno 3 ml, una volta al giorno. Ancora prende il diazepam, ancora hanno il micropam. In serata si ripete un episodio, somministrano subito il rimedio e si normalizza in poco tempo. La regola è ripetere il rimedio, anche se è già stato somministrato, nel momento in cui si verifica un episodio.

Gli aggiornamenti proseguono:

4 febbraio 2017: ci sono ben 3 episodi, MA tutti e tre limitati come durata dalla somministrazione del rimedio. Degno di nota è che Sultan è più giocoso, a differenza del periodo passato, e molto meno intontito nel periodo interictale ovvero tra una crisi e la successiva.

Da questo momento in poi iniziamo ad aggiornare periodicamente la modalità di somministrazione e la diluizione del rimedio, seguendo le regole dell’omeopatia uicista. Il farmaco fenobarbitale viene sospeso il 3 maggio 2017. Proggressivamente le crisi si riducono sempre di più come durata e intensità.

Ad un certo punto in casa non avvengono più crisi neurologiche e questo diventa un risultato consolidato. Le crisi si manifestano solo in campo aperto quando viene portato a correre in bosco, in prato o sul fiume. Nei giorni in cui non va in questi luoghi non ci sono episodi convulsivi.

Questo ci permette di modificare la somministrazione del rimedio, non più ogni giorno ma solo quando si manifesta la crisi. A volte basta una somministrazione per interrompere la sintomatologia, altre volte occorrono 2 o anche 3 ripetute somministrazioni..ma non ci perdiamo di animo.

2018  le crisi di primavera..

Dall’inizio del 2018 qualcosa cambia.. e il rimedio smette di dare effetto positivo. Le crisi rimangono limitate ai momenti in cui il cane viene portato all’aperto, libero di correre e giocare … costantemente dopo alcuni minuti inizia a muoversi a scatti, con molta incertezza, in uno stato confusionario, a volte la tensione muscolare è tale da farlo impennare, spesso c’è ipersalivazione, ma non perde mai la coscienza. La somministrazione del rimedio sembra che lenisca i sintomi ma non ne accorcia più la durata, e sono spesso necessarie numerose ripetizioni.

Se in passato le caratteristiche delle crisi erano decisamente più nell’area Convulsioni / epilessia idiopatica, adesso invece hanno caratteristiche che richiamano maggiormente, sebbene non totalmente, la c.d. Discinesia parossistica canina ( di cui trovate un approfondimento qui! in fondo all’articolo).

E’ il 24 Febbraio 2018 quando sulla base dei resoconti ipotizzo che ci troviamo in una fase di blocco miasmatico e intraprendiamo quindi una strada contrassegnata da numerosi cambi di rimedio con l’obiettivo di sbloccare la situazione. Numerosi sono gli incontri di persona, per vedere senza filtri interpretativi quello che accade. Proseguono gli aggiornamenti giornalieri. I rimedi dati in successione sono 4 diversi, i risultati mai convincenti. Di conforto è che Sultan non sembra mai indebolito da questi momenti di difficoltà, è pieno di forza e vivacità.

L’effetto della sequenza dei 4 rimedi si realizza in circa 4 mesi, il blocco miasmatico viene rimosso e reso possibile ed efficace il ritorno al rimedio del 3 Febbraio 2017. Per completezza la fase di blocco miasmatico si sblocca con la comparsa di sintomi cutanei (prurito, perdita di pelo e formazione di croste)e solo in seguito alla risoluzione di questi è possibile ritornare sul rimedio che fino a qualche mese prima aveva dato crescenti e sempre migliori risultati.

Questo rimedio torna a funzionare egregiamente, le crisi tornano a essere stroncate sul nascere con una o due somministrazioni. Si manifestano sempre e solo all’aperto, in campo, in bosco, al fiume. Il rimedio viene dato solo quando arrivano i sintomi.

Passano i giorni, mesi, settimane costantemente contrassegnati da una mail serale dove mi raccontano come sono andate le cose.

9 Luglio 2020 per la prima volta apro la mail e leggo ..

Buona sera, stamattina in campo, poi sul fiume, nessuna crisi!

e quindi…

12 luglio 2020 Buona sera, stamattina in campo, NESSUNA CRISI!

2 Agosto 2020 Buona sera, stamattina in campo, nessuna crisi

12 Agosto 2020 Buona sera, oggi sul fiume direttamente, NESSUNA CRISI! GRAZIE di cuore, è un meraviglioso momento!!!!

5 anni di collaborazione terapeutica

Marzo 2022: è ben più di un anno che al cane non viene somministrato il rimedio omeopatico e non si hanno visibili crisi neurologiche..nemmeno di natura lieve.

Cerco di offrire una sintesi grafica dell’andamento della risposta terapeutica dal 2017 alla fine del 2021. Nel grafico viene riportato l’andamento della sintomatologia giorno per giorno. Per “niente crisi” si intende ovviamente l’assenza di sintomi nelle 24 ore, per “crisi leggera” si intende un episodio passato con una sola somministrazione o anche senza somministrare il rimedio, per “crisi media” sono state necessarie 1 o 2 somministrazioni e la durata maggiore di 5 minuti ma non più di 10, per “crisi forte” si intendono episodi della durata superiore ai 10 minuti e con la somministrazione di più di 2 volte del rimedio.

Dal grafico si può intuire come l’andamento non sia stato lineare. Dopo il miglioramento progressivo del 2017, il periodo di crisi del 2018 ha portato grazie alla sequenza di rimedi alla possibilità di spingere il campo di azione del rimedio più simile ancora più in profondità.. questa possibilità si è resa manifesta con la comparsa di una sintomatologia cutanea aspecifica (i clinici la definirebbero dermatite..).

Il ripristino della possibilità di azione del rimedio più simile ha poi permesso un miglioramento via via maggiore fino a giungere nel 2020 alla capacità di Sultan di non avere crisi neurologiche nemmeno in presenza di eventi prima costantemente scatenanti, come le uscite in campo aperto, in bosco, sul fiume o l’incontro con altri cani. Questo risultato si è via via consolidato regalando a tutti dalla metà del 2020 in poi una vita piena, normale e felice.

Rammento per chi se lo fosse perso che eravamo partiti nel 2017 con 3-4 crisi al giorno, di intensità da moderata a grave, periodi di smarrimento e apatia tra una crisi e l’altra..

Proseguiamo con zero somministrazioni del rimedio, ma bottiglia sempre pronta e ogni sera apro le mail …per leggere quella che parla di Sultan e di sua sorella Tjana, di lei forse un giorno scriverò qui la sua storia con i 10 rimedi che abbiamo con fiducia, ma anche con un po’ di frustrazione, utilizzato in successione prima di trovare quello che gli redesse la vita migliore!

Convulsioni nel cane: un approfondimento

Seizures Tier 3 diagnosis
2023-09-24T20:58:43+00:00